Tipologie e caratteristiche delle mascherine FFP
ultimo aggiornamento: 11/01/2022
Cosa si intende con le classificazioni FFP?
I dispositivi di protezione delle vie aeree FFP, letteralmente filtering face piece, sono mascherine professionali certificate secondo il Regolamento UE 2016/425 e sulla base della normativa EN 149:2001 + A1:2009. Proteggono le vie respiratorie da agenti esterni potenzialmente pericolosi e si suddividono in 3 livelli a seconda dell’efficienza protettiva, maggiore è la classe, maggiore è l’effetto filtrante del dispositivo.
Le mascherine FFP1 sono adatte per la protezione da particelle fini e polveri non tossiche (vetro, zolfo, legno); le FFP2 sono utilizzate per il filtraggio di polveri fini, anche tossiche (resine, funghi) e per la protezione da virus influenzali; le FFP3 sono i dispositivi con la maggiore efficienza filtrante e vengono utilizzate per la protezione da particelle molto fini e pericolose (piombo, amianto).
Le mascherine FFP1, FFP2, FFP3 sono riutilizzabili?
I dispositivi di protezione individuale possono essere monouso o riutilizzabili, per capirlo è necessario controllare il marchio presente sulla mascherina stessa: la lettera “R” significa riutilizzabile mentre la sigla “NR” sta per monouso.
Le mascherine FFP1, FFP2, FFP3 sono lavabili?
Le mascherine monouso non sono lavabili in quanto al termine dell’utilizzo devono essere gettate, mentre è necessario disinfettare quelle contrassegnate dalla lettera R, ovvero riutilizzabili. La procedura migliore consiste nello spruzzare in maniera uniforme con alcool al 70% tutta la superficie del dispositivo di protezione e far asciugare per circa 30 minuti. In alternativa è possibile esporre i due lati della mascherina ad alta temperatura, superiore ai 60°, come per esempio il vapore del ferro da stiro.
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